Netflix produrrà meno film originali
Netflix sta adottando una strategia di qualità rispetto alla quantità riducendo il numero di film che produce mentre il gigante dello streaming video ristruttura le sue divisioni cinematografiche, riferisce Bloomberg (Si apre in una nuova finestra).
Netflix ha sfornato più film originali di qualsiasi altra società di Hollywood. Come osserva Bloomberg, seguendo la strategia di rilasciare almeno un film a settimana negli ultimi due anni, la produzione annuale di film originali di Netflix ha regolarmente superato i 50.
La ristrutturazione implica che il team che produce film a budget relativamente basso (30 milioni di dollari o meno) sarà combinato con il team a budget medio, che realizza film che costano fino a 80 milioni di dollari.
L’operazione di riduzione avrà ripercussioni anche su alcune posizioni della società. Lisa Nishimura, che ha lavorato presso Netflix per oltre 15 anni e ha guidato la sua offerta di cabaret e documentari originali, se ne andrà, riferisce Bloomberg, mentre anche Ian Bricke, vicepresidente del gruppo cinematografico, si separerà dopo oltre un decennio.
Secondo il capo del settore cinematografico di Netflix, Scott Stuber, la mossa per ridurre la produzione cinematografica è quella di garantire che più titoli siano di alta qualità. Sebbene Netflix sia responsabile di film estremamente popolari come Glass Onion: A Knives Out Mystery e di film acclamati dalla critica come All Quiet on the Western Front, l'enorme vastità della sua offerta fa sì che molti film passino sotto il radar.
La mossa arriva dopo che Netflix ha licenziato centinaia di dipendenti (Si apre in una nuova finestra) lo scorso anno quando gli abbonati nel 2022 sono diminuiti per la prima volta in oltre un decennio. Nel tentativo di recuperare le perdite derivanti dal calo del numero di abbonati, il colosso dello streaming cinematografico ha lanciato un piano di abbonamento più economico basato sulla pubblicità.
Netflix ha suscitato qualche reazione negativa all’inizio di quest’anno quando ha iniziato a reprimere la condivisione delle password, una pratica che in precedenza aveva addirittura incoraggiato. La mossa potrebbe però dare i suoi frutti, nonostante le critiche. Secondo gli analisti azionari di Well Fargo, la sua repressione potrebbe portare 3 miliardi di dollari(Si apre in una nuova finestra) di entrate extra per la società, anche se deve ancora lanciare qualcosa di formale negli Stati Uniti.
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